Ora io sono tutto una tazza di baci, come le
alte snelle vestali d'Egitto, ricolme dei divini eccessi. A te alzo
la mia coppa di baci e per i recessi azzurri del tempio, verso te grido
tra sfrenate carezze. Dal lucido contorno cremisi delle mie labbra si
libera la passione giù per l'agile corpo bianco stilla l'inno
commovente. E immobile davanti all'altare elevo il calice colmo, gridandoti
di genufletterti e bere, Altissima. Ah, bevimi, su, che possa esser
io entro la tua coppa come un mistero, quello del vino calmo in estasi.
Luccicando immoti, in estasi ivini di me e di te mescolati in uno còmpiano
il mistero.
(David Herbert Lawrence) |
(Springtime) Pierre Auguste Cot |
Perdendomi nel mio essere mare, tu, goccia di
pioggia in un giorno di sole; perdendomi nel mio essere luce, tu, raggio
di luna in una notte incolore. Perdendomi nel mio cuore di ghiaccio,
tu, fiamma spenta che ogni parola alimenta; perdendomi nei miei sogni
di sempre, tu, sogno dei miei ieri che saranno. Perdendomi.. Trovandoti..
tu, io..nei giorni che verranno.
(Joey -su internet-) |
La tua voce un dolce risveglio dei miei sensi,
l'immaginare i tuoi baci mi crea felicità, il non poterli avere
mi porta tristezza, vivo nella speranza di quel momento, da noi tanto
temuto eppure tanto atteso. Vivo della tua dolcezza e delle tue strane
idee, parti integranti del nostro gioco. Il tempo passa eppure so di
volerti sempre più. Il mio sogno diventerà realtà,
anche se la mia realtà sarà il mio sogno. |
Sono affamato del tuo riso che scorre, delle tue mani color
di furioso granaio, ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta. Voglio mangiare
il fulmine bruciato nella tua bellezza, il naso sovrano dell'aitante
volto, voglio mangiare l'ombra fugace delle tue ciglia. |
|
|
|
|