Quante volte

me ne vado nella notte logorando strade
han lavato il cielo ed ora e' ad asciugar sui muri
come quando i miei si vomitavano parole
ed allora mi mandavano a giocare fuori

tu non ci sei
tu non sei piu' con me

il mio amico sta dicendo che mi vuole bene
ha bevuto troppo e non ricorda piu' il nome
le finestre occhi spenti stanno gia' sognando
mulinelli di cartacce e le panchine vuote

non avrei voluto essere il primo della classe
non avrei voluto mai portare i primi occhiali
ho paura di specchiarmi dentro una vetrina
e scoprirmi a ridere di me e dei miei pensieri

sotto il tacco il tacco delle scarpe mezzo consumato
un giornale spiegazzato pieno di pedate
grande prima eccezionale per il film dell' anno
avventura sesso e una valanga di risate...

quante volte ti ho pensato
sulla sedia di cucina
quante volte ti ho incontrato
nelle cicche che spegnevo
quante volte ti ho aspettato
quante volte ti ho inseguito
quante volte ho chiesto te...

e come gridavo sul cavallo del barbiere
il mio amico si e' fermato e sta scalciando un sasso
lui non ha una donna perche' ha l' alito cattivo
soffre un po' di tenerezza e parla con se stesso

guardo le mie dita gialle sono tanto stanco
di sputare i mozziconi di tutta una vita
giro salto e ballo come un orso ammaestrato
come vorrei fare a pezzi quella luna idiota

quante volte ti ho pregato
mentre mi graffiavi il cuore
quante volte ti ho guardato
mentre mi cavavi gli occhi
quante volte ti ho cercato
quante volte ti ho trovato
quante ho perso te...