I miei incantesimi sono infranti.
La penna mi cade, impotente, dalla mano tremante. Se il mio libro é
il tuo caro nome, per quanto mi preghi, non posso più scrivere.
Non posso pensare, né parlare, ahimé non posso sentire
più nulla, poiché non é nemmeno un'emozione, questo
immobile arrestarsi sulla dorata soglia del cancello spalancato dei
sogni, fissando in estasi lo splendido scorcio, e fremendo nel vedere,
a destra e a sinistra, e per tutto il viale, fra purpurei vapori, lontano
dove termina il panorama nient'altro che Te. |
(Romeo e Giulietta) Frank Dicksee |
Qui ti amo. Negli oscuri pini si
districa il vento. Brilla la luna sulle acque erranti. Trascorrono giorni
uguali che s'inseguono. La nebbia si scioglie in figure danzanti. Un
gabbiano d'argento si stacca dal tramonto. A volte una vela. Alte, alte
stelle. O la croce nera di una nave. Solo. A volte albeggio, ed è
umida persino la mia anima. Suona, risuona il mare lontano. Questo è
un porto. Qui ti amo. Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde. Ti
sto amando anche tra queste fredde cose. A volte i miei baci vanno su
quelle navi gravi, che corrono per il mare verso dove non giungono.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie ancore. I moli sono
più tristi quando attracca la sera. La mia vita s'affatica invano
affamata. Amo ciò che non ho. Tu sei cosi distante. La mia noia
combatte con i lenti crepuscoli. Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi.
La luna fa girare la sua pellicola di sogno. Le stelle più grandi
mi guardano con i tuoi occhi. E poiché io ti amo, i pini nel
vento vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie di filo metallico.
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Sarò un angelo dalle piccole
ali e volerò leggero fino alle profondità del tuo cuore.
Mi spingerò ancora più giù giù ... fino
a toccare il tuo amore. Dormirò! Sognerò, cullato dai
battiti del tuo cuore buono e morirò solo quando smetterai di
amarmi. Sarà il sopirsi dei battiti che mi toglierà il
respiro. Solo allora volerò in alto volerò via con le
mie piccole ali.
(Anonimo) |
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